mercoledì 17 aprile 2013

ELEZIONI PER IL NUOVO INQUILINO AL QUIRINALE: « FRANCHI TIRATORI PER LA GRANDE ITALIA, UNITEVI ! »

" FRANCHI TIRATORI PER LA GRANDE ITALIA, UNITEVI " !

E' questo l'appello che lancio ai grandi elettori e ai parlamentari responsabili, intellettualmente onesti, che si accingeranno nei prossimi giorni a partire da domani, per eleggere il nuovo Presidente del
la Repubblica.

Se vogliamo uscire dalla palude del conformismo e dalla situazione stagnante e di inerzia grave in cui versa l'Italia, occorre fare quadrato intorno ad una persona veramente super partes, che abbia abbastanza personalità, senso dello Stato e spirito di orgoglio e di riscatto nazionale. Una persona autorevole e culturalmente preparata, favorevole alle riforme istituzionali; e che sia all'altezza dell'incarico che andrà a ricoprire, in vista delle sfide nazionali ed internazionali verso cui occorre essere sempre pronti e determinati.

E' necessario uno scatto d'orgoglio nazionale. E' necessaria una figura istituzionale "adatta per le situazioni difficili". Come avvenne nel 1978 con l'elezione a sorpresa di Sandro Pertini; il quale ruppe gli schemi dei veti incrociati tra i partiti, rimasti spiazzati dopo che Egli, nel corso di una intervista - ricordo perfettamente - disse pubblicamente che occorreva eleggere un Presidente superpartes: una sorta di conferma all'autocandidatura presidenziale, essendo Egli unanimamente riconosciuto da tutti gli opposti schieramenti un politico al di sopra delle parti, avendolo dimostrato in precedenza nei fatti, anche in qualità di Presidente della Camera dei Deputati.

Ho ancora scolpito nella memoria il suo discorso di insediamento ad elezione avvenuta davanti alle Camere riunite del Parlamento italiano. Fu un discorso schietto, conciso, eloquente e commovente allo stesso tempo. In un periodo storico tragico per l'Italia, coincidente e a seguito del sequestro e dell'uccisione dell'On. Aldo Moro.

Sandro Pertini, oltre a citare il leader democristiano nell'introduzione del suo memorabile discorso - dicendo che se fosse rimasto in vita, sarebbe spettato allo stesso Moro la presidenza della Repubblica - confermò le sue intenzioni di voler essere il Presidente di tutti gli italiani, ovvero: colui che cessava di essere esponente socialista di parte... come infatti dimostrò in concreto nel corso del suo brillante settennato presidenziale.
 
Gianfranco Tauro

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