sabato 11 gennaio 2014

AUGURI REGGINA! - 100 ANNI DI STORIA - I messaggi di tanti protagonisti dell'epopea amaranto: da Iacopino a Martino, da Florio a Bonazzoli, da Tobia a Colomba, da Raggi a Missiroli...

Reggio Calabria, 11 gen. 2014 - Tutti i nomi che hanno lasciato un loro messaggio di auguri alla Reggina per i suoi primi 100 anni d'attività, hanno da subito espresso una cosa in comune: "Per la Reggina questo ed altro".
Ecco i messaggi di alcuni degli ex calciatori, dirigenti, allenatori che hanno militato nelle file della Reggina.
  
Dr. FRANCO IACOPINO:  Cin cin a 100 anni della nostra gloriosa Reggina. Un augurio particolarmente sentito da un testimone che ha trascorso 42 anni su 100 in prima persona. Franco Iacopino  
FLORIO: Son tanti 100 anni! Ho un grande ricordo di Reggio. Li ho avuto i figli, ho passato davvero una vita a Reggio e le devo tanto. Ho passato 6 anni alla Reggina, sono stato capitano e ho giocato più di 200 partite, ma nel giorno del Centenario, mi fa piacere ricordare il povero Alaimo, un calciatore davvero stupendo.  


LA VALLE: Sono felice di portare la  mia testimonianza per un evento così importante per la squadra amaranto. Quegli  anni erano diversi per quanto riguardava l'organizzazione logistica. Noi che venivamo da fuori eravamo ospitati in più ristoranti e alberghi, fino a quando non arrivò il Presidente Granillo che ci fece occupare una palazzina nel quartiere Reggio Campi. Ma anche chi l'aveva preceduto, l'Avv. Grillo Zappia, assieme all'Avv. Gioffrè, si erano dati da fare per farci stare meglio. Come posso dimenticare  Bumbaca, Gatto, Smeriglio, Buccione, Oblak, Morselli, Mastrototaro, Santagati e tanti altri compagni di squadra e gli allenatori Migliorini, Sentimenti, Zavatti, oltre al sempre presente massaggiatore Cecè Catalano? Gli anni passano, ma i ricordi rimangono ed  il più bello è l'aver giocato, anche se in amichevole, contro la Juve dei vari Charles e Sivori, considerati " mostri sacri del calcio" dell'epoca, mentre il più triste è legato  all'incidente  che è costato  la vita  al povero  Italo Alaimo. Sarebbe molto brutto ricordare l'anno in corso come quello della retrocessione in Lega Pro. FORZA REGGINA!  

MUPO: Mi dispiace che la Reggina si trovi così in difficoltà, i tifosi non lo meritano di certo. Non bisogna mollare, la Reggina di oggi può farcela. Ho un bellissimo ricordo di Reggio, in particolar modo mi è rimasta impressa la festa dopo la prima promozione in serie B della storia, tutti immagini indelebili. Ho tanti cari amici a Reggio e la città mi è rimasta nel cuore. Auguri Reggina!  

TOBIA: Di Reggio mi ricordo il pubblico magnifico, sono ricordi bellissimi. Di certo, l'immagine più bella è la promozione ottenuta. Avevo a mia disposizione un gruppo bellissimo e purtroppo qualche mio ragazzo non c'è più..Parlo di Mondello, un ragazzo straordinario, l'anima dello spogliatoio.. Auguri Amaranto!  

Maurizio RAGGI: Mi sento legato a questa squadra e ai colori amaranto. Seguo ogni domenica, ancora oggi la Reggina. Io ho militato a Reggio sin dai tempi della C2, poi siamo arrivati in B e abbiamo sfiorato la serie A, perdendo allo spareggio...Sono partito dall'inferno con la Reggina e abbiamo sfiorato il paradiso..Quando sono arrivato, il presidente era Morace, poi ho chiuso sotto la gestione Foti-Benedetto. Ho la Reggina dentro!. E' un momento delicato questo e bisogna stare il più vicino possibile alla squadra, la retrocessione va evitata.  

SASSO: Auguri Reggina! Non è da tutti compiere 100 anni, in qualsiasi disciplina sportiva è difficile tagliare questo traguardo. Il Centenario deve essere la spinta per la squadra, per uscire da questa situazione. C'è bisogni dei tifosi veri, di quelli sanguigni. E' il momento di difendere la categoria, state vicini alla Reggina! I due anni in cui sono stato a Reggio, sono forse tra i più intensi della storia del club. Tra noi giocatori e i tifosi, si era creata una magia, eravamo in mezzo alla gente. Ricordo la nave amaranto per Sassari, ricordo i migliaia di tifosi che ci seguirono a Pozzuoli e Teramo, la vittoria esterna di Cagliari...Tutto fantastico, la Reggina è unica!  

MARIOTTO: Il fatto che io vivi, adesso, a Reggio Calabria testimonia quanto sia legato a questa città, a questi colori e alla Reggina. Qui ho vissuto gli anni più belli della mia carriera calcistica, sono diventato uomo sotto ogni punto di vista. Auguro a chi verrà - perché la Reggina continua e non si ferma solo al centenario - di riuscire a ricalcare ciò che è stato fatto fin qui. Il mio ricordo più bello non può che essere quella splendida promozione con Nevio Scala, la ricordo ancora come se fosse oggi e non è un caso se i tifosi amaranto, quella formazione lì, la recitino tutt'oggi come una filastrocca.  

Fulvio SIMONINI: Il mio augurio è che la Reggina riesca a venire fuori da questi problemi e che possa arrivare la salvezza. Cento anni non sono un traguardo qualsiasi e aver potuto militare in questa società, mi rende certamente orgoglioso. Spero che la Reggina possa festeggiare altri 100 anni e rivivere la serie A.  

PACIOCCO: Non è un periodo felice per la Reggina e mi dispiace. Il mio augurio per questo Centenario è che la squadra possa tornare a grandi livelli e a calcare i palcoscenici che più merita. Buon Centenario!  

Bruno BOLCHI: La Reggina per me vuol dire tutto, ho vissuto due situazioni piacevoli e diverse: in un primo momento sono stato chiamato a una stagione ricca di soddisfazioni, con valorizzazione di giovani; la seconda chiamata, invece, seppur breve ma intensa, mi porta dietro il ricordo della storica promozione in serie A. Esperienze positive soprattutto per i rapporti di stima e amicizia che ho instaurato con le persone di Reggio Calabria. L'augurio è scontato, ovvero quello di tirarsi fuori da una situazione di classifica che non merita. Io ho fiducia nel presidente Foti e quindi confido nelle sue qualità a risollevarsi da una situazione sicuramente difficile.  

Benito CARBONE: Mi sento a tutti gli effetti un tifoso della Reggina. Auguro agli amaranto di tirarsi fuori da questa posizione delicata. Il Centenario non è un traguardo qualsiasi ed è stato un vero onore aver indossato la maglia amaranto. La Reggina deve ritrovare i palcoscenici importanti.  

Gabriele MARTINO  Al nome della Reggina lego la mia storia professionale, il mio amore nei confronti della società che a me ha dato tanto, oltre che l'attaccamento a uno splendido pubblico. Qualcosa di indelebile che resta dentro di me, sia che siano state vittorie o che siano state sconfitte. Il ricordo più bello è quello del 1999, credo si sia toccato l'apice sebbene il duemila rappresenti un periodo di successi per i colori amaranto. Il mio augurio alla Reggina? Di poter salvare la categoria, raggiungendo gli obiettivi prefissati.  

PASINO: Auguro alla Reggina di fare altri 100 anni così come ha vissuto i primi 100, un altro Centenario ricco di vittorie. Anche se ora la squadra non sta brillando, l'augurio più bello è quello che possa riprendersi velocemente.  

Alfredo AGLIETTI: Ho vissuto a Reggio Calabria due anni bellissimi, ricevendo e dando affetto e ciò si nota tutt'oggi quando torno anche da avversario, un trattamento del tutto speciale. Il mio ricordo più bello non è un gol, piuttosto la festa della salvezza nel mio secondo anno, quando con mister Gagliardi riuscimmo a mantenere la categoria nonostante tutti ci dessero per spacciati. Oggi, in una situazione analoga per gli amaranto, auguro loro, soprattutto alla tifoseria, la possibilità di festeggiare nuovamente la permanenza in serie B.  

Davide DIONIGI:   Reggio Calabria l'ho vissuta da calciatore, da allenatore ma soprattutto da uomo. La Reggina per me significa tanto, professionalmente e umanamente. Sono diventato quel che sono grazie a questa società, alla gente che mi ha saputo amare. Ho solo un rammarico, quello di esser stato sollevato dall'incarico di allenatore, ma ho apprezzato il sostegno della tifoseria di cui mi sento sempre parte integrante: io tifo per la Reggina, sempre.  

DI SOLE: L'augurio più grande che si possa fare ora è che la Reggina possa continuare il suo Centenario in serie B. Sono stato tra i 20 fortunati che possono fregiarsi della prima storica promozione in serie A e di quella giornata ho ricordi indelebili, la più bella traccia della mia carriera. Sarà una festa anche per me.  

COLOMBA:  Sia professionalmente che umanamente l'esperienza più completa della mia carriera lavorativa. Non posso menzionare un ricordo solo, perché sono tanti. Sicuramente sono molto legato a due stagioni: il primo anno in A e la promozione in serie B. Ho avuto la fortuna di allenare diversi ottimi giocatori, tra cui un campione come Pirlo. Ho ottenuto successi all'Olimpico con questa squadra, fatto punti al San Siro e al Delle Alpi. Abbiamo dimostrato la determinazione, la voglia, la consapevolezza di esser forti in serie B: non è facile risalire immediatamente. Di quell'anno, sicuramente, il pareggio a Napoli è un ricordo indelebile.  

POSSANZINI:   Per me la Reggina ha significato tanto sia dal punto di vista calcistico che umano. Auguro alla tifoseria di finire quest'annata nei migliori dei modi sperando possa risollevarsi in classifica. Sinceramente, cosa possa mancare rispetto a quando c'eravamo noi, non posso saperlo non essendo lì dentro. Io so che in riva allo Stretto ho vissuto due anni fantastici, impossibile ridurli a un solo ricordo. 
  
Giacomo TEDESCO  : Reggio Calabria rappresenta per me l'esperienza che mi ha consacrato nel mondo calcistico. Cinque anni e mezzo fantastici, mi sono sentito a casa grazie all'affetto della gente amaranto. Il ricordo più bello, sicuramente, va legato alla salvezza da -11, un vero e proprio miracolo che spero possa ripetere anche adesso la Reggina. Vederla in C, sinceramente, mi fa male perché la piazza, la tifoseria e la società non meritano ciò. Spero, inoltre, siano stati solo rinviati i festeggiamenti del centenario, un traguardo storico per una città come Reggio Calabria.  
Riccardo BIGON  : Non è facile racchiudere in una risposta giornalistica cinque anni di carriera professionale, così come uomo. Delle persone che ho conosciuto, una parte di vita familiare, Reggio è la mia seconda casa, ho avuto l'onore di aver conferito la cittadinanza onoraria. Rappresenta qualcosa in più di una citta in cui ho solo lavorato. Ho grande graditudine per tutte le persone con cui ho lavorato lì, sono legato a tutte le componenti di una società a cui devo dire solo grazie alla Reggina. Se oggi sono al Napoli, in una grandissima realtà, devo ringraziare sicuramente. I miei primi approcci sono legati al mio papà, passavo lì l'estate per stare vicino mio padre. La festa nell'anno della penalizzazione è il ricordo più bello, l'emozione di quella occasione è unico; impossibile, sinceramente, trovare un singolo ricordo per vincere la classifica. Sono stati i cinque anni fondamentali per la mia carriera, ho dovuto sudare per arrivare fin qui, le cose belle battono quelle brutte 10-0.
Emiliano BONAZZOLI: Sono stato sei anni a Reggio e ho ricordi belli e positivi, sopratutti i tifosi e la gente di Reggio. Auguri alla Reggina per i suoi 100 anni, che possa uscire da questa situazione critica e che possa rividere altri 100 anni di gioie e vittorie. Ricordo con un certo piacere il gol dello spareggio di Bergamo e il gol a Roma contro la Lazio, quest'ultimo il più bello di quelli segnati con la Reggina.  

Simone MISSIROLI: Un augurio speciale alla mia seconda "famiglia", nonostante i tempi duri, 100 anni di gioie amaranto devono essere ricordate nel migliore dei modi. Sempre forza Reggina!

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