domenica 18 settembre 2016

Bombardamenti in Siria, Assad accusa gli Usa di favoreggiamento e complicità coi terroristi anti-regime

Raid aerei statunitensi colpiscono base del governo siriano a Damasco. Oltre 50 i morti e più di 100 feriti.

Pur avendo rispettato il cessate il fuoco imposto dagli accordi sanciti tra Washington e Mosca, l'attacco abusivo della coalizione internazionale a guida Usa sul territorio siriano, non ha sortito gli "effetti sperati"; ma di contro ha causato strage di morti: oltre 50 dell'esercito regolare siriano. Gli Usa nell'accampare scuse parlano di "errore". "La Casa Bianca sostiene che gli obiettivi del comando militare statunitense erano le postazioni dei terroristi, e quindi si è trattato di un "tragico errore non intenzionale". Ad accorgersi nell'aver colpito l'obiettivo sbagliato, dopo che ufficiali russi intervenuti, emettevano un comunicato col quale li informavano sull'entità della postazione. Immediate ed accese le legittime proteste del presidente Bashar al-Assad, il quale ha accusato Washington di gravissimo attacco intenzionale. Inoltre afferma: "I raid aerei hanno colpito e distrutto la nostra base strategica di Deir el-Zor cosi che i terroristi possono meglio avanzare all'offensiva. Siamo di fronte a un attacco grave ai danni della Siria ed al suo esercito ed è la prova conclamata del sostegno degli Stati Uniti a tutti i gruppi terroristici sul territorio". Adesso la Russia pare abbia chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Alcune fonti addirittura confermerebbero l'ipotesi, circa il sospetto del Cremlino che "gli Stati Uniti stiano difendendo lo Stato Islamico del cosiddetto califfato".

Gianfranco Tauro

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