domenica 22 dicembre 2019

PROCESSO A TRUMP, PIU' CHE LEGITTIMO. UTILE E NECESSARIA LA SUA CONDANNA, NON SOLO PER IL POPOLO AMERICANO E PER L'OCCIDENTE, MA PER TUTTA LA COMUNITA' INTERNAZIONALE

Impeachment per abuso di potere e ostruzione alle indagini del Congresso


UCRAINAGATE, DISONORE INDELEBILE - Dovrebbero riflettere "non poco" gli esponenti "camerati" del partito repubblicano statunitense, se non vorranno - anche loro - finire sulla "graticola" di un "giudizio universale, oggettivamente insindacabile"... Un' eventuale assoluzione in Senato di Trump, "non lo salverà" dall'onta indelebile, di cui si è macchiato. 

L'INQUILINO DELLA CASA BIANCA è - e rimane - un IMPOSTORE, che ha messo a rischio la sicurezza nazionale e non solo...Se i "repubblicani" (spesso solo di nome, ma non di fatto) votassero a favore, stante la maggioranza dei seggi che detengono alla camera alta, l' eventuale "ASSOLUZIONE" sarebbe "DIMEZZATA". In quanto tale, "esclusivamente politica", essa NON INTACCHEREBBE L'ACCUSA SOLLEVATA.

LA "PISTOLA FUMANTE" - E' già provato ed assodato, ripetute volte - almeno 8 - Trump avrebbe chiesto a Zelensky, la riapertura delle indagini nei confronti di Hunter (figlio di Joe) e di JOE BIDEN, suo rivale del Partito Democratico, prossimo sfidante ( e dato per vincente dai sondaggi) alle elezioni presidenziali 2020. Con la promessa, in cambio del favore richiesto, circa lo sblocco dei fondi americani di aiuti destinati all'Ucraina. 

TESTIMONIANZE AUTOREVOLI
1) L'ambasciatore Usa presso la Ue, Gordon SONDLAND, nel corso di un’udienza HA AMMESSO di aver lavorato con Rudolph Giuliani su ordine di Trump per fare pressioni sull’Ucraina.
2) William TAYLOR, ambasciatore statunitense a Kiev: La Casa Bianca aveva messo in piedi un CANALE DIPLOMATICO ILLEGALE con l’Ucraina.


Gianfranco Tauro

giovedì 12 dicembre 2019

"OGGI AVVENNE", 50mo ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

Rimasti impuniti, mandanti ed esecutori

CORREVA L'ANNO 1969 - Nel giorno 12 del mese di dicembre, in Milano presso la Banca Nazionale dell'Agricoltura sita in Piazza Fontana, con l'esplosione di una bomba, si consumava una delle più gravi stragi avvenute in Italia nel secolo scorso. Con 17 morti e una novantina di feriti rimasti accasciati per terra, si inaugurava la cosiddetta: "STRATEGIA DELLA TENSIONE".

Nello stesso giorno, in un tempo ristretto, 5 attentati dinamitardi avvenuti nell'arco di un'ora tra Roma ( 3 attentati con feriti: alla BNL, in piazza Venezia e all'Altare della Patria) e Milano (piazza Fontana come detto e Piazza della Scala). Una "strategia" complottista, golpista, vile e perversa. 

Un' UNICA MANO NERA, stessa regìa estera, da parte degli "Alleati" anglo-americani...
Questi ultimi, ancora molto cari al ns presidente MATTARELLA. Egli (insieme a tutti i "fantocci politicanti italiani" ministri, parlamentari ed esponenti di tutti i partiti ) - mentre da un lato di sua CONSUETA RETORICA - condanna lo stragismo e sostiene (a parole) di difendere la democrazia, dall'altro ne tesse le lodi ai suddetti "amici e alleati" e non perde mai occasione, all'occorrenza, attraverso le sue ESTERNAZIONI PRIVE DI FONDAMENTO E DI VERITA' STORICO-POLITICHE, continua a ripetere che ad oggi la NATO (seppur moribonda, e che in ogni caso andrebbe sciolta, ma lui non se n'è accorto) rappresenta un pilastro per la difesa comune europea e occidentale.

FALSE FLAG E DEPISTAGGI - Che fosse scontata la matrice neofascista dell'attentato terroristico, è un dato di fatto. Comunque desumibile già da prima, la pista nera, ma con sentenze giunte tardive, dopo interminabili processi (tra cui molti fasulli) è cosa ormai acclarata. Ignobili e vili i depistaggi ad opera di pezzi deviati dello Stato, onde per cui: - Ecco un esempio di FALSE FLAG, con cui i benpensanti "alleati" registi stranieri, davano le colpe delle stragi ai portatori di idee progressiste, opponendo indegnamente le insegne e le sigle di altre organizzazioni...Nella fattispecie adducendo alla pista anarchica. Di cui l'incolpevole ferroviere anarchico Pinelli, rimane la diciottesima vittima della strage, e Valpreda e tanti altri innocenti accusati ingiustamente...

Con la complicità di cui sopra di elementi deviati italiani, di cui il centro operativo presso il cosiddetto UFFICIO AFFARI RISERVATI del Viminale (facente capo per molto tempo al fu Sig. Federico Umberto D'Amato) nonchè sul fronte militare del Ministero della Difesa, presso la deviata VII Divisione del SISMI - zona "Gladio" e dintorni - che, negli anni '90 operò come FALANGE ARMATA, negli attentati a cavallo con le inchieste di Tangentopoli.

ALDO MORO: - «È mia convinzione però, anche se non posso portare il suffragio di alcuna prova, che l’interesse e l’intervento fossero più esteri che nazionali. Il che naturalmente non vuol dire che anche italiani non possano essere implicati.» (Aldo Moro, Memoriale)

Gianfranco Tauro

domenica 27 ottobre 2019

CINQUANTASETTESIMO ANNIVERSARIO DALLA MORTE DI ENRICO MATTEI.

Un caso ancora aperto...
"OGGI AVVENNE" - Il 27 ottobre 1962 l'improvviso cambiamento di orario di volo nella partenza di Enrico Mattei ( cinque ore di anticipo ) da Catania verso Milano. Sulla pista di Fontanarossa, all'interno del Morane Saulnier veniva piazzato, un ordigno esplosivo. Il suo aereo personale esplose in volo nei pressi delle campagne di Bascapè in provincia di Pavia. Insieme a lui morirono l'esperto pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista William Mac Hale, capo della redazione romana delle riviste "Time" e "Life".

Un attentato pianificato dagli anglo-americani ( con la collaborazione della CIA e dell'OAS francese). Certamente altri "traditori" esponenti dell'ENI vicini a Mattei e servizi deviati italiani...

Quegli anglo-americani, che attraverso le Compagnie petrolifere che formavano - in regime di oligopolio - il Cartello "Consorzio per l'Iran" (di cui alla coniazione delle cosiddette "Sette sorelle" di matteiana memoria ) e che i nostri politicanti contemporanei, Sergio Mattarella in testa (e tutti gli altri a seguire) considerano a tutt'oggi: "alleati e amici" (...) 

ONORE A ENRICO MATTEI - Partigiano (prese parte alla Resistenza) Imprenditore, Politico, Dirigente pubblico. Fu incaricato dai governi dell'epoca di smantellare l'AGIP (su pressioni degli USA che volevano sfruttare a loro vantaggio le risorse economiche italiane) non solo Mattei non acconsentì disattendendo il mandato, ma addirittura rafforzò l'Agip fondando nel 1952 la multinazionale, il colosso ENI (Ente Nazionale Idrocarburi)... Assoluto protagonista del miracolo economico italiano. 

Enrico Mattei, scoprì dei giacimenti petroliferi nella pianura padana, costruì una rete di gasdotti per lo sfruttamento del metano e avviò ulteriori scoperte e ricerche in vasti campi energetici, che avrebbero dato forti impulsi alla crescita economica e politica dell'Italia...Come presidente dell'ENI, ruppe il suddetto oligopolio e negoziò autonomamente importanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e in Africa, oltre a siglare un accordo commerciale importante con l'Unione Sovietica. Fissò la quota al 75% dei profitti derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti, a favore dei proprietari delle riserve petrolifere.
Ricevette molte lauree ad honorem in ingegneria e altre honoris causa, nonchè diverse cittadinanze onorarie da diversi Comuni italiani, dove Mattei aveva scoperto il metano o giacimenti petroliferi. 

Il giornalista Mauro De Mauro, rapito e scomparso la sera del 16 set. 1970 era in possesso di prove ed elementi fondamentali e rilevanti, circa gli intrighi nazionali e internazionali su mandanti e complici del complotto e dell'attentato che ne seguì.

Gianfranco Tauro

martedì 23 luglio 2019

REGIONALISMO DIFFERENZIATO, LE RICHIESTE AUTONOMISTE DEL “REGNO” LOMBARDO-VENETO: ANTI-COSTITUZIONALI E INACCETTABILI


Siamo nel XXI° secolo del III° Millennio, nel mese di luglio dell’anno 2019, ma...le ultime “sparate” a vanvera dei “nordisti separatisti” lombardo-veneti, dall’alto della loro ignoranza politico-culturale, nonché da quella giuridico-costituzionale della Repubblica Italiana, vorrebbero fare ripiombare e indietreggiare l’Italia a 2 secoli fa... 

E mentre l'umanità va avanti e i popoli e le istituzioni statali progrediscono con nuove forme di Stato e di governo, gli egoisti-leghisti e compagnia bella - posseduti dai loro sproloqui farneticanti e deliranti - regrediscono sempre di più. Quasi che fossero rimasti fermi nel tempo, all'anno 1815.
Fosse per loro, se potessero, i nordisti-separatisti, capitanati formalmente a livello regionale, dalla "premiata ditta Fontana-Zaia", ri-proporrebbero anche ai giorni nostri, il "regno lombardo-veneto"... Suddividendolo in 2 territori governativi, separati dal fiume Mincio: il territorio a destra del fiume sotto il governatorato milanese, quello a sinistra del fiume sotto il governatorato veneto. E sarebbero disposti addirittura a separarsi dall'Italia e ad unirsi all'Austria...

Battute a parte, e bando alle ciance, io credo e con me spero, riflettano i veri italiani... e stiano attenti gli esponenti del governo nazionale e del parlamento, a non cedere ai ricatti fascio-leghisti, portatori di una sub-cultura retrograda, egoista e minoritaria del Paese.

Ma, A PRESCINDERE...! C'è una SENTENZA della Corte Costituzionale, la 118/2015, che PARLA CHIARO e va rispettata. E che giustamente respinge e boccia in partenza i quesiti referendari considerati costituzionalmente illegittimi.

LA CORTE COSTITUZIONALE
riuniti i giudizi,


1) dichiara inammissibile l’intervento dell' associazione “Indipendenza Veneta”;
2) dichiara l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Veneto 19 giugno 2014, n. 16 (Indizione del referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto);
3) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, numeri 2), 3), 4) e 5), della legge della Regione Veneto 19 giugno 2014, n. 15 (Referendum consultivo sull’autonomia del Veneto);
4) dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, numero 1), della legge reg. Veneto n. 15 del 2014 promossa, in riferimento all’art. 116 della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in epigrafe (reg. ric. n. 67 del 2014);
5) dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 1, 2, comma 2, 3 e 4 della legge reg. Veneto n. 15 del 2014 promosse dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in epigrafe (reg. ric. n. 67 del 2014).


Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 29 aprile 2015.

Gianfranco Tauro

domenica 21 luglio 2019

L'INTERVISTA AD UNO DEI 3 ASTRONAUTI, ALDRIN, CHE VIENE SBUGIARDATO DI FRONTE ALL'EVIDENZA DEI FATTI

Ecco le prove della "Balla Spaziale" sull'allunaggio mai avvenuto

GUARDA IL VIDEO

Il giornalista Bart SIBREL di "Arcoiris.tv" nell'intervista di 6 anni fa ad ALDRIN, gli mostra le prove attraverso un filmato inedito e raro, girato il 18 luglio 1969 (3 giorni prima del presunto sbarco sulla Luna), in cui svela IL TRUCCO e le "balle spaziali" con cui gli USA HANNO INGANNATO IL MONDO INTERO.

Secondo la NASA il modulo lunare Apollo11 doveva trovarsi a metà strada tra la Terra e la Luna, per cui - come dimostra l'accusa - sarebbe bastato avvicinare la telecamera all'oblò per vedere la Terra immersa nel vuoto cosmico. Poichè Apollo11 in realtà si trovava nell'ORBITA TERRESTRE per cui l'oblò riempito dalla vicinanza della terra, il TRUCCO è consistito nel distanziare ed arretrare la telecamera dall'oblò dopo aver oscurato l'interno della navicella per far sembrare l'osservazione della terra da lontano. Non solo, ma per rendere il risultato più realistico gli astronauti hanno utilizzato un CARTONE RITAGLIATO su un lato dell'oblò per ottenere una linea d'ombra (cosiddetta effetto terminator) che separa la parte illuminata della terra, da quella non illuminata... 

Il commentatore continua e dice: " Il TRUCCO VIENE SVELATO alla fine della ripresa, quando gli astronauti accendono la luce all'interno della navicella e si vede che la telecamera era collocata dalla parte opposta dell'oblò. Se la telecamera fosse stata appoggiata sempre dietro dell'oblò, non c'era alcun bisogno di oscurare l'interno della navicella". 


Prove schiaccianti che fanno balzare dalla sedia Aldrin, il quale molto imbarazzato cerca di negare l'evidenza dei fatti. Poi come per discolparsi di fronte alle domande di Sibrel, cerca di "scaricare" totalmente le responsabiità alla NASA. 

ALDRIN: "Noi siamo passeggeri. Siamo gente sbattuta su un volo"... Ed infine: intima al suo interlocutore di non pubblicare il filmato, salvo una sua eventuale denuncia. Che non arriverà mai da parte di Aldrin, sebbene l'intervista e il filmato, fossero stati già pubblicati.


Gianfranco Tauro

sabato 20 luglio 2019

LO SBARCO SULLA LUNA DA PARTE DEGLI USA? UN FALSO STORICO

"Ciak si gira"

Figuriamoci! Non è la prima volta e non sarà l'ultima che gli americani diffondono "bufale" a destra e a manca, come pure sulle imprese della NASA e dei suoi astronauti nello Spazio. Considerando anche i tempi - siamo sul finire degli anni '60 - in cui non vi erano strumenti tecnologici avanzati tali da poter sostenere un possibile allunaggio, si aggiungano altri fattori oggettivi e determinanti che avvalorano le tesi del complotto...

Tanti sono gli indizi che lasciano presupporre la non veridicità dell'evento storico che sarebbe avvenuto 50 anni fa, nonchè il falso annuncio per cui il modulo lunare Apollo11 toccò il suolo il 20 luglio 1969.

I servizi RAI del tempo che andarono in onda per l'occasione, rappresentano ancora oggi, una delle tante prove per cui, il famoso conduttore Tito Stagno, quando disse: "ha toccato", in realtà anticipò di quasi un minuto l'allunaggio. Tanto è vero che ci fu un battibecco a distanza da "oggi le comiche", tra lui e il collega Ruggero Orlando, il corrispondente RAI che da Houston gli rispondeva: "non è vero, non ha toccato!"

E che dire delle fasce di Van Allen, le due cinture, una più interna e una più esterna che circondano la Terra. Entrambe piene di particelle cariche tenute insieme dal campo magnetico terrestre per effetto della forza di Lorentz, avrebbero dovuto bruciare vivi gli astronauti al loro passaggio.

Dunque, a tutt'oggi, rimane più credibile sostenere la tesi, che si fosse trattato di immagini e fotogrammi frutto di un montaggio da set cinematografico, piuttosto che di missione reale vera e propria degli astronauti americani. Troppe incongruenze... già dimostrate... smascherano lo sbarco sulla Luna.

Gianfranco Tauro

domenica 3 marzo 2019

L’INTERVISTA “INTEMPESTIVA” ALL’ELISEO, DI FAZIO A MACRON? CONSUETO SERVILISMO ALL’ITALIANA

Chi l’avrebbe mai detto: Fabio Fazio nelle vesti di “inviato speciale”… 
Nientepopodimenoche, Incaricato - per conto della Repubblica italiana - “non si sa bene da chi”?... Il conduttore televisivo di “che tempo che fa”, il quale si reca a Parigi per intervistare Macron all’Eliseo, “ufficialmente” per rinsaldare l’amicizia e le relazioni diplomatiche tra Italia e Francia dopo la recente crisi diplomatica... somiglia più alla metafora di una novella dei vangeli biblici, in cui “il buon pastore (Fazio) in una notte tempestosa lasciò la sua casa per andare a cercare una delle sue pecore (Macron) che si era smarrita; la trovò e la riportò in salvo all'ovile”...

Peccato che la realtà dei fatti dimostri nella fattispecie, le parti invertite, ovvero il ruolo dell’Italia, quella ultra-servile, rappresentata da Mattarella e dal “governo fantoccio” Conte, nei panni della pecora, e Macron (“inaspettatamente”) nei panni del buon pastore. Per quanto riguarda i contenuti dell’intervista? Che dire: Alquanto banale e noiosa, se non addirittura “artificiosa e pleonastica”… 

E circa la domanda scontata sulla questione della TAV? Dissento come già in precedenza manifestato pubblicamente e spero non vada in porto, malgrado tutto... essendo un’opera oltre che dispendiosa, assolutamente non prioritaria rispetto ai grandi problemi socio-economici dell’Italia e…, conseguentemente dell’Europa. Dulcis in fundo, l’aver evitato (previo accordi ovviamente tra l’intervistato e l’intervistatore) domande specifiche sulla disastrosa, arrogante e fallimentare politica estera francese (vedi in primis caso Venezuela), si commenta da sé ed è un segnale politico significativo e... piuttosto eloquente.

Gianfranco Tauro

sabato 16 febbraio 2019

CON L'INCENDIO (MORTO INCLUSO) ARRIVA PUNTUALE IL "PACCHETTO VOTI" DA PARTE DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA (MANOVRATA) A FAVORE DELLA PROPAGANDA LEGHISTA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.

Terza vittima in un anno nella baraccopoli di San Ferdinando (RC)

I FATTI EVIDENZIANO IN TUTTA LA SUA DRAMMATICITA', UN DATO PIU' CHE EVIDENTE: Sono sempre più stretti i rapporti e le collusioni tra politica e mafia, tra gran parte di correnti di partiti e la criminalità organizzata, tra cui emerge e si consolida sempre di più ED E' BEN SALDO il rapporto di ALLEANZA, ovvero L'ASSE D'ACCIAIO TRA LEGA NORD (e partiti e movimenti con altri nomi, ad essa direttamente collegati) DESTRA EVERSIVA E CRIMINALITA' ORGANIZZATA...Non solo al sud ma in tutto il territorio nazionale.

Siamo già alla terza vittima dall'inizio dell'anno scorso. Con quella di ieri, sempre a San Ferdinando (fraz. della Piana di Gioia Tauro) - alle porte della Città Metropolitana di Reggio (Area Metropolitana dello Stretto di Scilla e Cariddi ) registriamo l'uccisione di un altro giovane migrante (senegalese) Moussa Ba di 29 anni. E' più che mai evidente che siamo di fronte ad una "malagovernabilità", le cui maggiori responsabilità ricadono SENZA TEMA DI SMENTITA sul ministero dell'interno...Ahinoi, da qualche anno il Viminale senza una vera guida seria e competente, lasciato volgere alla deriva (i cui rischi sulla Sicurezza nazionale sono più che reali...) nelle mani di un "Avventuriero Incompetente" già nullafacente...

"VA' PENSIERO" SEMPRE IN MOTO LA MACCHINA DELLA PROPAGANDA - E come da copione, potete contarci, nei prossimi giorni (in linea con i "mezzi di distrazione di massa" ) inizieranno le danze...Statene certi: Assisteremo alle solite frasi di circostanza del tipo "SGOMBEREREMO LA BARACCOPOLI DI SAN FERDINANDO" "Via i migranti dall'Italia" "Abbiamo realizzato questo e quello" cioè nulla, a parte l'aggravamento dei problemi politici, sociali, ed economici su tutti i fronti, ecc. ecc. 

QUALI INTERVENTI SONO STATI PREVISTI A FAVORE DEL SUD ITALIA , PER COLMARE IL DIVARIO SECOLARE ESISTENTE CON IL NORD, CIRCA GLI INVESTIMENTI STRUTTURALI PER LE POLITICHE DI SVILUPPO ECONOMICO E OCCUPAZIONALE NEL CAMPO DELL'IMPRESA E DEL LAVORO, SIA NEL PUBBLICO CHE NEL PRIVATO? La risposta ve la dò io, ed è sempre la stessa: NULLA DI NULLA! 

E non contenti dei disastri fin qui sferrati agli italiani, I LEGHISTI (e non solo gli esponenti e i militanti della Lega Nord) ma anche quelli, trasversalmente "IN SENSO PIU' AMPIO", si permettono il lusso e pretendono con tutta l'arroganza che li contraddistingue, nel voler mandare "a gambe all'aria" l'Italia. Non è un caso che, sulla questione della TAV, malgrado il dato negativo di 7-8 miliardi di euro di perdite, stante l'analisi costi-benefici, stiamo ancora a parlarne e a prenderci in giro...

AH DIMENTICAVO: Con i roghi frequenti nel reggino - non solo nelle baraccopoli da terzo mondo - con gli attentati dinamitardi verso imprenditori, nonchè le minacce a politici e cittadini onesti che si battono per cambiare in meglio le cose, ma che di fronte a tutto ciò, a ROMA E DINTORNI vige ancora il motto anti-meridionalista: "CAMPA CAVALLO CHE L'ERBA CRESCE" .

Gianfranco Tauro

giovedì 17 gennaio 2019

AREA INTEGRATA DELLO STRETTO, CHE CI AZZECCA LA COSIDDETTA "GIUNTA CALABRESE" OLIVERIO?

E' di oggi la notizia (LA PIU' GRANDE BUFALA DEL SECOLO) data dalla stampa locale...secondo cui, previo accordo volto a sancire l'attuazione di un Protocollo di Intesa che istituisca l'Area Integrata dello Stretto, tra i "promotori" vi fosse nientepopodimenoche UN CORPO ESTRANEO 😆 ovvero, IL FANTASMA della "giunta del presidente Oliverio"...

Oserei dire che siamo veramente alle comiche…

E MI CHIEDO E VI CHIEDO: Con quale faccia tosta e a che pro - tra le due sponde dello stretto - gli esponenti politici (VERGOGNATEVI) delle due città metropolitane presenti alla riunione a Messina, possano pensare che il coinvolgimento e la presenza FUORI AREA di un lillipuziano-inconsistente-minuscolo-inutile-pseudo-organo "INTRUSO" a tutti gli effetti: giuridici e sostanziali (perchè è di questo che si tratta) possa apportare dei risultati e dei benefici alla causa reggina e messinese? 

CHE... nell'ambito della promozione e dello sviluppo dell'Area Metropolitana dello Stretto, in vista della Istituzione e Costituzione di quest'ultima come Ente Regionale a sè stante, RISULTA EVIDENTE: Calabria e Sicilia (ridimensionate) sono destinate e diverranno in quest'ottica, e al cospetto dell'autonomia ed indipendenza di Reggio e Messina, nient'altro che due Enti territoriali confinanti... E dunque...? Che ci azzecca la cosiddetta "giunta regionale calabrese"?

SICCHE'...Ben venga una prossima riunione a Palazzo Alvaro ed altre ancora tra le due città dello stretto... Purchè SIA CHIARO, eventuali accordi o protocolli di intesa da sottoscrivere... rientrino nell'alveo della giurisdizione territoriale delle due Città Metropolitane dello Stretto... 

CASO CONTRARIO, qualora gli organi comunali metropolitani  (attuali o futuri) di Reggio e Messina, continuassero ad imbattersi su questa FALSARIGA, priva di senso, nonchè di nesso logico e costrutto (causa il coinvolgimento fuori luogo di organi istituzionali improbabili, non in linea o comunque ostili al riconoscimento del nuovo status regionale suddetto) sappiano che SIFFATTI ACCORDI O PROTOCOLLI DI INTESA non hanno e non avranno alcun significato politico, tanto meno qualsivoglia valenza giuridica, e pertanto, sono da considerarsi a tutti gli effetti CARTA STRACCIA...!!!

Gianfranco Tauro