Caso Ucraina e dintorni
Non c'è alcuna ombra di dubbio, ma l'insistenza con la quale l'Amministrazione statunitense continua a considerare la Russia - senza colpo ferire - in posizione di Stato aggressore sull'Ucraina ( a tal punto da arrogarsi il diritto in capofila di imporre sanzioni e per di più con la pretesa che altri Stati della comunità internazionale seguano tale esempio) è una delle tante "americanate" post-guerra fredda, studiate a tavolino, seppur di basso profilo politico-diplomatico, in quanto anti-storiche e senza precedenti in campo internazionale. Di questo ed altro, mister Obama, ci ha ormai abituati da tempo.
Ciò che fa più impressione
tuttavia, ad innalzare il tasso del delirio di onnipotenza *ingiustificato* del
presidente americano ( *malgrado questi sia ormai alla frutta* sul piano dei
consensi interni ed esteri, ed insieme a lui anche il "mito della
superpotenza USA" ha subìto un forte declino e un declassamento sostanziale
nello scacchiere internazionale ) è l'atteggiamento ambiguo, autolesionista ed
ipocrita assunto dalla Ue (per quanto quest'ultima egemonizzata - fino a
quando? - maldestramente da 2-3 Stati
membri rimasti ancora mentalmente all'epoca nazionalista e colonialista) la quale in certa misura, pur essendo
consapevole degli abusi di potere dell' "alleato statunitense",
nonchè dei danni economici causati, ne ha finora agevolato oltremodo ad Obama e
suoi sodali ... i piani bellici: funzionali non solo ad una geopolitica
espansionista..., ma funzionali altresì, a disturbare ed ostacolare eventuali e
possibili rapporti politici euro-asiatici - peraltro su molti temi già in fase
costruttiva - per cui, usando a pretesto la questione ucraina - artatamente
sollevata nel cambio regime - mira a destabilizzare e mettere in crisi
politico-economica soprattutto la Ue, affinchè ( anche con l'aiuto di quelle
lobbies europee predominanti che manovrano politicamente la minoranza dei
cosiddetti gruppi di "euroscettici") si innalzi sempre più la
propaganda anti-europeista contro l'integrazione di unità politica federalista:
quest'ultima potenzialmente maggioritaria in seno e nella somma degli Stati
membri favorevoli all'Unione...
Senza voler dilungarmi troppo,
concludo dicendo: Relativamente alla "questione ucraina", a
prescindere dalle responsabilità della Russia, ammesso e non concesso che Putin
abbia trasgredito o commesso delle infrazioni in determinate circostanze, ciò non giustifica ( e lo ribadisco ) l'ingerenza
negli affari interni degli Stati europei da parte degli USA, se non
limitatamente, e per quanto di sua competenza in ambito ONU a seguito di
risoluzioni intraprese collettivamente. Conseguentemente la recente risoluzione
H.Res. n. 758 del 4 dic. di carattere bellico e votata provocatoriamente dal
Congresso statunitense contro la Russia e contro gli interessi europei, è da
ritenersi a tutti gli effetti una risoluzione fasulla, illegittima ed
arbitraria, che non potrà mai essere accolta ed accettata da nessuno Stato che
si ritenga democratico ed in linea con il diritto internazionale.
Gianfranco Tauro
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