martedì 23 luglio 2019

REGIONALISMO DIFFERENZIATO, LE RICHIESTE AUTONOMISTE DEL “REGNO” LOMBARDO-VENETO: ANTI-COSTITUZIONALI E INACCETTABILI


Siamo nel XXI° secolo del III° Millennio, nel mese di luglio dell’anno 2019, ma...le ultime “sparate” a vanvera dei “nordisti separatisti” lombardo-veneti, dall’alto della loro ignoranza politico-culturale, nonché da quella giuridico-costituzionale della Repubblica Italiana, vorrebbero fare ripiombare e indietreggiare l’Italia a 2 secoli fa... 

E mentre l'umanità va avanti e i popoli e le istituzioni statali progrediscono con nuove forme di Stato e di governo, gli egoisti-leghisti e compagnia bella - posseduti dai loro sproloqui farneticanti e deliranti - regrediscono sempre di più. Quasi che fossero rimasti fermi nel tempo, all'anno 1815.
Fosse per loro, se potessero, i nordisti-separatisti, capitanati formalmente a livello regionale, dalla "premiata ditta Fontana-Zaia", ri-proporrebbero anche ai giorni nostri, il "regno lombardo-veneto"... Suddividendolo in 2 territori governativi, separati dal fiume Mincio: il territorio a destra del fiume sotto il governatorato milanese, quello a sinistra del fiume sotto il governatorato veneto. E sarebbero disposti addirittura a separarsi dall'Italia e ad unirsi all'Austria...

Battute a parte, e bando alle ciance, io credo e con me spero, riflettano i veri italiani... e stiano attenti gli esponenti del governo nazionale e del parlamento, a non cedere ai ricatti fascio-leghisti, portatori di una sub-cultura retrograda, egoista e minoritaria del Paese.

Ma, A PRESCINDERE...! C'è una SENTENZA della Corte Costituzionale, la 118/2015, che PARLA CHIARO e va rispettata. E che giustamente respinge e boccia in partenza i quesiti referendari considerati costituzionalmente illegittimi.

LA CORTE COSTITUZIONALE
riuniti i giudizi,


1) dichiara inammissibile l’intervento dell' associazione “Indipendenza Veneta”;
2) dichiara l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Veneto 19 giugno 2014, n. 16 (Indizione del referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto);
3) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, numeri 2), 3), 4) e 5), della legge della Regione Veneto 19 giugno 2014, n. 15 (Referendum consultivo sull’autonomia del Veneto);
4) dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, numero 1), della legge reg. Veneto n. 15 del 2014 promossa, in riferimento all’art. 116 della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in epigrafe (reg. ric. n. 67 del 2014);
5) dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 1, 2, comma 2, 3 e 4 della legge reg. Veneto n. 15 del 2014 promosse dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in epigrafe (reg. ric. n. 67 del 2014).


Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 29 aprile 2015.

Gianfranco Tauro

domenica 21 luglio 2019

L'INTERVISTA AD UNO DEI 3 ASTRONAUTI, ALDRIN, CHE VIENE SBUGIARDATO DI FRONTE ALL'EVIDENZA DEI FATTI

Ecco le prove della "Balla Spaziale" sull'allunaggio mai avvenuto

GUARDA IL VIDEO

Il giornalista Bart SIBREL di "Arcoiris.tv" nell'intervista di 6 anni fa ad ALDRIN, gli mostra le prove attraverso un filmato inedito e raro, girato il 18 luglio 1969 (3 giorni prima del presunto sbarco sulla Luna), in cui svela IL TRUCCO e le "balle spaziali" con cui gli USA HANNO INGANNATO IL MONDO INTERO.

Secondo la NASA il modulo lunare Apollo11 doveva trovarsi a metà strada tra la Terra e la Luna, per cui - come dimostra l'accusa - sarebbe bastato avvicinare la telecamera all'oblò per vedere la Terra immersa nel vuoto cosmico. Poichè Apollo11 in realtà si trovava nell'ORBITA TERRESTRE per cui l'oblò riempito dalla vicinanza della terra, il TRUCCO è consistito nel distanziare ed arretrare la telecamera dall'oblò dopo aver oscurato l'interno della navicella per far sembrare l'osservazione della terra da lontano. Non solo, ma per rendere il risultato più realistico gli astronauti hanno utilizzato un CARTONE RITAGLIATO su un lato dell'oblò per ottenere una linea d'ombra (cosiddetta effetto terminator) che separa la parte illuminata della terra, da quella non illuminata... 

Il commentatore continua e dice: " Il TRUCCO VIENE SVELATO alla fine della ripresa, quando gli astronauti accendono la luce all'interno della navicella e si vede che la telecamera era collocata dalla parte opposta dell'oblò. Se la telecamera fosse stata appoggiata sempre dietro dell'oblò, non c'era alcun bisogno di oscurare l'interno della navicella". 


Prove schiaccianti che fanno balzare dalla sedia Aldrin, il quale molto imbarazzato cerca di negare l'evidenza dei fatti. Poi come per discolparsi di fronte alle domande di Sibrel, cerca di "scaricare" totalmente le responsabiità alla NASA. 

ALDRIN: "Noi siamo passeggeri. Siamo gente sbattuta su un volo"... Ed infine: intima al suo interlocutore di non pubblicare il filmato, salvo una sua eventuale denuncia. Che non arriverà mai da parte di Aldrin, sebbene l'intervista e il filmato, fossero stati già pubblicati.


Gianfranco Tauro

sabato 20 luglio 2019

LO SBARCO SULLA LUNA DA PARTE DEGLI USA? UN FALSO STORICO

"Ciak si gira"

Figuriamoci! Non è la prima volta e non sarà l'ultima che gli americani diffondono "bufale" a destra e a manca, come pure sulle imprese della NASA e dei suoi astronauti nello Spazio. Considerando anche i tempi - siamo sul finire degli anni '60 - in cui non vi erano strumenti tecnologici avanzati tali da poter sostenere un possibile allunaggio, si aggiungano altri fattori oggettivi e determinanti che avvalorano le tesi del complotto...

Tanti sono gli indizi che lasciano presupporre la non veridicità dell'evento storico che sarebbe avvenuto 50 anni fa, nonchè il falso annuncio per cui il modulo lunare Apollo11 toccò il suolo il 20 luglio 1969.

I servizi RAI del tempo che andarono in onda per l'occasione, rappresentano ancora oggi, una delle tante prove per cui, il famoso conduttore Tito Stagno, quando disse: "ha toccato", in realtà anticipò di quasi un minuto l'allunaggio. Tanto è vero che ci fu un battibecco a distanza da "oggi le comiche", tra lui e il collega Ruggero Orlando, il corrispondente RAI che da Houston gli rispondeva: "non è vero, non ha toccato!"

E che dire delle fasce di Van Allen, le due cinture, una più interna e una più esterna che circondano la Terra. Entrambe piene di particelle cariche tenute insieme dal campo magnetico terrestre per effetto della forza di Lorentz, avrebbero dovuto bruciare vivi gli astronauti al loro passaggio.

Dunque, a tutt'oggi, rimane più credibile sostenere la tesi, che si fosse trattato di immagini e fotogrammi frutto di un montaggio da set cinematografico, piuttosto che di missione reale vera e propria degli astronauti americani. Troppe incongruenze... già dimostrate... smascherano lo sbarco sulla Luna.

Gianfranco Tauro