domenica 22 dicembre 2019

PROCESSO A TRUMP, PIU' CHE LEGITTIMO. UTILE E NECESSARIA LA SUA CONDANNA, NON SOLO PER IL POPOLO AMERICANO E PER L'OCCIDENTE, MA PER TUTTA LA COMUNITA' INTERNAZIONALE

Impeachment per abuso di potere e ostruzione alle indagini del Congresso


UCRAINAGATE, DISONORE INDELEBILE - Dovrebbero riflettere "non poco" gli esponenti "camerati" del partito repubblicano statunitense, se non vorranno - anche loro - finire sulla "graticola" di un "giudizio universale, oggettivamente insindacabile"... Un' eventuale assoluzione in Senato di Trump, "non lo salverà" dall'onta indelebile, di cui si è macchiato. 

L'INQUILINO DELLA CASA BIANCA è - e rimane - un IMPOSTORE, che ha messo a rischio la sicurezza nazionale e non solo...Se i "repubblicani" (spesso solo di nome, ma non di fatto) votassero a favore, stante la maggioranza dei seggi che detengono alla camera alta, l' eventuale "ASSOLUZIONE" sarebbe "DIMEZZATA". In quanto tale, "esclusivamente politica", essa NON INTACCHEREBBE L'ACCUSA SOLLEVATA.

LA "PISTOLA FUMANTE" - E' già provato ed assodato, ripetute volte - almeno 8 - Trump avrebbe chiesto a Zelensky, la riapertura delle indagini nei confronti di Hunter (figlio di Joe) e di JOE BIDEN, suo rivale del Partito Democratico, prossimo sfidante ( e dato per vincente dai sondaggi) alle elezioni presidenziali 2020. Con la promessa, in cambio del favore richiesto, circa lo sblocco dei fondi americani di aiuti destinati all'Ucraina. 

TESTIMONIANZE AUTOREVOLI
1) L'ambasciatore Usa presso la Ue, Gordon SONDLAND, nel corso di un’udienza HA AMMESSO di aver lavorato con Rudolph Giuliani su ordine di Trump per fare pressioni sull’Ucraina.
2) William TAYLOR, ambasciatore statunitense a Kiev: La Casa Bianca aveva messo in piedi un CANALE DIPLOMATICO ILLEGALE con l’Ucraina.


Gianfranco Tauro

giovedì 12 dicembre 2019

"OGGI AVVENNE", 50mo ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

Rimasti impuniti, mandanti ed esecutori

CORREVA L'ANNO 1969 - Nel giorno 12 del mese di dicembre, in Milano presso la Banca Nazionale dell'Agricoltura sita in Piazza Fontana, con l'esplosione di una bomba, si consumava una delle più gravi stragi avvenute in Italia nel secolo scorso. Con 17 morti e una novantina di feriti rimasti accasciati per terra, si inaugurava la cosiddetta: "STRATEGIA DELLA TENSIONE".

Nello stesso giorno, in un tempo ristretto, 5 attentati dinamitardi avvenuti nell'arco di un'ora tra Roma ( 3 attentati con feriti: alla BNL, in piazza Venezia e all'Altare della Patria) e Milano (piazza Fontana come detto e Piazza della Scala). Una "strategia" complottista, golpista, vile e perversa. 

Un' UNICA MANO NERA, stessa regìa estera, da parte degli "Alleati" anglo-americani...
Questi ultimi, ancora molto cari al ns presidente MATTARELLA. Egli (insieme a tutti i "fantocci politicanti italiani" ministri, parlamentari ed esponenti di tutti i partiti ) - mentre da un lato di sua CONSUETA RETORICA - condanna lo stragismo e sostiene (a parole) di difendere la democrazia, dall'altro ne tesse le lodi ai suddetti "amici e alleati" e non perde mai occasione, all'occorrenza, attraverso le sue ESTERNAZIONI PRIVE DI FONDAMENTO E DI VERITA' STORICO-POLITICHE, continua a ripetere che ad oggi la NATO (seppur moribonda, e che in ogni caso andrebbe sciolta, ma lui non se n'è accorto) rappresenta un pilastro per la difesa comune europea e occidentale.

FALSE FLAG E DEPISTAGGI - Che fosse scontata la matrice neofascista dell'attentato terroristico, è un dato di fatto. Comunque desumibile già da prima, la pista nera, ma con sentenze giunte tardive, dopo interminabili processi (tra cui molti fasulli) è cosa ormai acclarata. Ignobili e vili i depistaggi ad opera di pezzi deviati dello Stato, onde per cui: - Ecco un esempio di FALSE FLAG, con cui i benpensanti "alleati" registi stranieri, davano le colpe delle stragi ai portatori di idee progressiste, opponendo indegnamente le insegne e le sigle di altre organizzazioni...Nella fattispecie adducendo alla pista anarchica. Di cui l'incolpevole ferroviere anarchico Pinelli, rimane la diciottesima vittima della strage, e Valpreda e tanti altri innocenti accusati ingiustamente...

Con la complicità di cui sopra di elementi deviati italiani, di cui il centro operativo presso il cosiddetto UFFICIO AFFARI RISERVATI del Viminale (facente capo per molto tempo al fu Sig. Federico Umberto D'Amato) nonchè sul fronte militare del Ministero della Difesa, presso la deviata VII Divisione del SISMI - zona "Gladio" e dintorni - che, negli anni '90 operò come FALANGE ARMATA, negli attentati a cavallo con le inchieste di Tangentopoli.

ALDO MORO: - «È mia convinzione però, anche se non posso portare il suffragio di alcuna prova, che l’interesse e l’intervento fossero più esteri che nazionali. Il che naturalmente non vuol dire che anche italiani non possano essere implicati.» (Aldo Moro, Memoriale)

Gianfranco Tauro