lunedì 13 luglio 2015

Grexit e dintorni - I disturbi deliranti del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble

Di nome fa Wolfgang, come si chiamava Mozart, il compositore musicista di Salisburgo. Tuttavia, il personaggio in questione non è austriaco, ma tedesco di Friburgo in Brisgovia. A quanto pare, non suona alcuno strumento musicale, ma in compenso (spero non si offenda) è "suonato". Non foss' altro perchè, si evince subito, essendo che parla spesso a vanvera, denota evidenti segnali della sua personalità, dai connotati alquanto deliranti. Sto parlando del ministro delle Finanze del secondo governo Merkel. E tanto per essere in sintonia col suo nome: un vecchio "lupo" della politica germanica. Relativamente al suo cognome, italianizzandolo per comodità di pronuncia, mi viene spontaneo chiamarlo in gergo mister "Sciabola".

Ma a prescindere dalle sue origini e dalle sue generalità anagrafiche, il semplice fatto che egli assurga nel comandare a bacchetta (su questo non si discosta di molto dalla Cancelliera Merkel), ergendosi a "professore" estensore di pagelle con tanto di giudizi e valutazioni all'indirizzo degli Stati membri europei e dell'Eurozona, nella fattispecie la Grecia, denota oltreché preconcetto ed invadenza politico-economica negli affari interni del governo greco (eletto democraticamente dal popolo) anche supponenza ed autoritarismo esercitati in modo improprio ed ingiustificato.

E' sufficiente leggere tra le righe, quanto riportato dalla stampa on-line, per farsi un'idea in merito alle recenti esternazioni del ministro tedesco. Leggo su Rainews: I negoziati saranno "incredibilmente difficili" perché le cifre delle proposte greche "non sono credibili" ; un alleggerimento del debito "non è previsto dai Trattati". "Il governo greco ha fatto di tutto per distruggere la fiducia".

Mister "Sciabola" ? Un catastrofista megalomane, che più megalomane non si può.

Che dire in proposito? Dal mio punto di vista il quadro è desolante. Ma non per la Grecia, della quale sono fiducioso per la sua ripresa economica, essendo un Paese strategico nel Mediterraneo ricco di risorse umane e materiali, con infinite potenzialità di sviluppo, se messo nelle condizioni ideali per programmare con calma e cognizione di causa, politiche adeguate al suo fabbisogno collettivo.

Di converso, il quadro è desolante per la Germania, stante perduri ancora il suo delirio di onnipotenza e di prevaricazione nei confronti della Grecia e di tutti gli altri Stati membri dell'Eurozona. Per tali ragioni, continuando di questo passo, qualora il governo Merkel non decida a darsi una calmata, il rischio che la Germania (ne ha facoltà) in luogo della Grecia, assuma lo status di Germanxit, potrebbe non essere - per ovvie ragioni - una ipotesi peregrina...

E per completare il quadro, quanto al "lupo" "schermitore" Wolfgang Schauble, - aspirante nuovo "Kaiser" del "Quarto Reich", vittima di se stesso, del suo conservatorismo e fors'anche del suo "luteranesimo professante", nonché in simbiosi mutualistica con quanti ancora nella Ue, ergono muri, al fine di ostacolare il processo di unità politica e di allargamento ed integrazione europea - si guardi ogni tanto allo specchio e si faccia un esame di coscienza...

All'uopo, ne sintetizzo gli indizi in 3 punti: -

- 1) Wolfgang Schauble, non è forse la stessa persona, la quale a seguito della caduta del Muro di Berlino, aderì al progetto di Helmut Kohl a favore della moneta unica europea? E s'è cosi, come spiega adesso il suo dietro-front, nella misura in cui getta benzina sul fuoco, relativamente alla sua proposta di uscita dall'euro della Grecia, divenendo egli stesso anti-europeista? E' legittimo a questo punto sospettare, egli fosse a suo tempo in malafede per ingraziarsi il "gigante buono" per poi soppiantarlo nella guida in seno al CDU e nella candidatura in vista delle elezioni successive. Forse i fatti stanno cosi, e comunque il "colpo di fioretto" da parte di mister "Sciabola" non riuscì, nemmeno allora. Helmut Kohl perse le elezioni, ma a vincere la sfida elettorale fu il socialdemocratico della SPD Gerhard Schröder.

- 2) Non è forse legittimo a questo punto avanzare sospetti per il ruolo che ricopre il ministro Schauble - in rappresentanza della Germania - in seno all'Eurogruppo? Certo che è legittimo sospettare ed anche di più: ciò in quanto, innescando sull'opinione pubblica l'euroscetticismo, si offrono spunti di destabilizzazione politica e sociale agli altri partner europei, benché illegittimamente ed in contrasto con uno dei valori d'uso fondamentale e fondante della Ue, ovvero: la moneta euro.

- 3) Con quale coraggio Wolfgang Schauble, osa pontificare aspramente da Berlino o da Bruxelles, da politico-economista della Ue nell'Eurogruppo, emana sentenze accusatorie puntando il dito contro governi e Stati e, udite udite, ergendosi a CRITICO-MORALIZZATORE: colui il quale, non deve rendere conto a chicchessia, dimentica egli, quando correva l'anno 2000, fu coinvolto nello scandalo dei finanziamenti illegali al suo partito CDU ( Schauble stesso davanti alle TV ne ammise la colpa) di una tangente da 100.000 marchi, ricevuti dall'affarista trafficante di armi Karlheinz Schreiber. 

Conclusioni? A far di tutto per distruggere la fiducia è la Germania nei confronti di tanti Stati membri della Ue. Non certo la Grecia, verso la quale esprimo la mia solidarietà.

Gianfranco Tauro

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